Il ruolo sociale del consulente finanziario

Di: Giovanni D’Aromando

Sono Giovanni D’Aromando e dal 2019 sono un consigliere eletto nel comitato territoriale del Lazio. Dal 2022 ricopro all’interno del comitato, il ruolo di Responsabile del Lazio del progetto Economic@mente, che si occupa di educazione finanziaria per gli studenti del 3°, 4° e 5° anno delle scuole secondarie superiori. Un progetto straordinario, che fin dal 2009 ha visto Anasf in Italia in prima linea e, come del resto anche in altri ambiti, in anticipo sui tempi, rispetto ai temi di educazione finanziaria, di cui ora tanto si parla.

Per entrare nel progetto, nel 2018 ho seguito il corso come Formatore e mi sono sin da subito appassionato al contatto con i ragazzi partendo dall’assunto che dare significa ricevere e che la cultura arricchisca sia chi la riceve che colui che la eroga. Poter stare a contatto diretto con i ragazzi, mi ha fatto innamorare ancora di più di questo meraviglioso progetto e me ne ha fatto apprezzare più compiutamente le sue validità.

In questo biennio, anche se oramai sta per cominciare il mio 3° anno accademico, siamo riusciti, qui nel Lazio, a coinvolgere 33 Istituti scolastici superiori; ad erogare corsi in 122 classi; incontrare 2053 studenti; ad inserire ben 27 fra nuove e nuovi formatrici e formatori.

Questi numeri sono stati possibili anche grazie ad uno splendido clima di squadra, in cui i formatori si sono dimostrati parte attiva del progetto.

Per entrare nel dettaglio, mi fa piacere condividere l’obiettivo di Economic@mente, che mira a rendere i ragazzi delle scuole superiori edotti e consapevoli dei valori della pianificazione finanziaria e del valore del tempo innanzi a loro, elemento questo, di cui essi sono assolutamente e ovviamente ricchissimi.

Pianificare non significa prevedere il comportamento dei mercati domani, ma ragionare sugli obiettivi di vita che si hanno, per raggiungerli attraverso un’attenta analisi dei bisogni e delle risorse che si hanno oggi, affinché questi non restino una immagine virtuale ma possa, con impegno e metodo, realizzarsi progressivamente.

Forti della nostra esperienza con i clienti che assistiamo, stiamo lavorando per creare risparmiatori consapevoli per le future generazioni, col risultato che la nostra professione possa sempre più essere apprezzata e valorizzata, come merita che sia.

Il nostro impegno, ed i risultati conseguiti a livello nazionale con questo progetto, sono, grazie all’attuale Governo di ANASF, sempre più resi visibili nelle varie sedi istituzionali proprio col fine di colmare quel gap formativo che l’Italia ha rispetto alle altre Nazioni Europee.

Cittadini finanziariamente consapevoli significa maggior benessere per gli Stati, miglior tenore di vita per le genti e maggior apprezzamento per il nostro quotidiano e costante lavoro.

Il ruolo del consulente finanziario assume con questo progetto un importante spazio come stakeholder a cui riferirsi per parlare con cognizione e competenza di educazione finanziaria. E forse anche l’unico che abbia l’esperienza necessaria per parlarne e trasmetterla.

Chi, come me, opera nelle scuole e mette poi in campo quanto sopra con il proprio portafoglio clienti, concorderà nel notare innanzitutto una costante crescita delle masse in gestione e dei comportamenti dei clienti assolutamente proattivi proprio durante le fasi di crisi dei mercati. Questo non può che far balzare agli occhi come risparmiatori più edotti, adottino poi di conseguenza comportamenti più virtuosi, che apportano inevitabilmente benefici. Il ruolo chiave, dunque, dell’educazione finanziaria erogata dai Formatori come me, fa emergere l’importante ruolo sociale che ognuno di noi ricopre. E questa responsabilità la sento profondamente ogni giorno che entro in aula o mi siedo al fianco di un mio assistito. Sono certo che l’attenzione che ho visto porre alla formazione fino ad oggi, verrà certamente nel futuro sempre più accresciuta permettendo, in questo modo, alla nostra professione di acquisire quei connotati che, oggi, sono appannaggio di altre professioni più storicizzate.

Certo che il futuro vedrà capitalizzare le esperienze fin qui vissute col risultato di accelerare il volano avviatosi, sarà un piacere adoperarmi, insieme alle colleghe ed ai colleghi, affinché, sotto la guida di un Governo illuminato, il ruolo delle formazione, che significa quindi libertà di chi ne fruisce, possa sempre più essere uno dei punti centrali del nostro impegno.

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